Bruce Clay (noto SEO operante nel settore dal lontano 1996) è ritornato sul tema qualche giorno fa, e in questo nuovo clip sottotitolato in italiano
ribadisce il concetto, enfatizzando ulteriormente la rilevanza dei video nel posizionamento sui motori di ricerca.
La mia opinione è che i video sono stati inseriti in una categoria chiamata engagement objects.
Google ha acquisito YouTube mostrando interesse per il video come elemento di contenuto vero e proprio delle pagine. Google indicizza il contenuto dei video, adesso si può anche cercare dentro ai video e i video vengono mostrati direttamente nelle pagine dei risultati di Google.
Tutte queste cose sottolineano come il video sia importante.
Noi crediamo anche che Google abbia creato un certo numero di categorie nel proprio algoritmo per prendere in considerazione video, immagini e nuovi elementi di interattività. La componente video è probabilmente la più importante tra queste, le immagini infatti non sono rilevanti quanto i video.
Il video fa contenuto per se stesso. YouTube è il secondo motore di ricerca più popolare in Rete, e sembra proprio che Google abbia voluto fare un notevole investimento nel processo di elaborazione dei video.
Se YouTube si conferma come principale “content delivery network” (distributore di contenuti) allora Google avrà presto o tardi accesso a tutti i video fruiti dalla maggior parte delle persone.
Credo che ormai il video si appresti a diventare il più importante fra tutti gli elementi [che concorrono al posizionamento].
Chiaramente oggi il contenuto della pagina rimane fondamentale, il primo fattore. La presenza di link e la partecipazione “social” sono al secondo posto. E il video è proprio lì, a quel livello, ma sta per diventare ancora più importante, in grado di influire sul ranking di tutto il sito.
Da un pò di tempo c’è anche la possibilità di effettuare ricerche dentro il video, di individuare le parole, di saltare nel bel mezzo del video – se si segnala il timecode. E’ già possibile da un pò di tempo.
Ma la vera questione non è se i video stanno crescendo in capacità e funzioni in modo da poter fare sempre più cose dentro un video. Credo che questa sia solo un’evoluzione tecnica dopotutto.
Sono i video stessi, nella loro ricercabilità e nella funzione di trascrizione automatica rispetto al parlato i fattori su cui YouTube sta puntando per rendere i video più indicizzabili.
Questo può portare ad una vera e propria componente di ricerca dedicata. Mi aspetto che i video siano presenti in ogni singolo risultato di ricerca nel corso dei prossimi anni. Il fatto poi non sarà tanto se i video saranno presenti o meno, ma piuttosto da quando questo inizierà ad accadere.
La ricerca delle keyword dentro al video avrà 2 conseguenze immediate. La prima: il motore di ricerca sarà in grado di cercare correttamente nelle trascrizioni e identificare le keyword? E la seconda: gli utenti saranno in grado di creare video ricordandosi di “pronunciare” le giuste keyword?
Perchè se non metteranno le giuste keyword nel parlato, il motore di ricerca non potrà trovarle.
Fonte: blog.tagliaerbe.com