Il cinema non è un social media, ma da sempre è un mezzo con una forte connotazione sociale. Se la televisione è pensata per un uso privato, la fruizione cinematografica nasce come spettacolo collettivo, proprio come il teatro. Guardare un film è un’esperienza non interattiva e che può svolgersi anche in privato, eppure nonostante questo i cinema sono ancora pieni; perchè è bello fruire del cinema insieme, perchè stimola il confronto e la discussione, genera riti e tormentoni, funziona sul passaparola.
Con l’avvento dei social media il cinema ha ampliato la sua dimensione sociale. Oggi un film può essere portato dalle stelle alle stalle (e viceversa) in poche ore dal word of mouth su Twitter. Questo ha influito sulle strategie di marketing delle case di produzione, che usano sapientemente i social per creare attesa, lanciare e poi continuare a sospingere i film in uscita.
L’hype così generato è stato prontamente raccolto dalla pagina Facebook. Il film è uscito a Luglio 2012, ma la pagina è tuttora attiva, conta quasi 2 milioni e mezzo di fan e posta regolarmente curiosità sul film (e sull’Uomo Ragno in generale) e contenuti esclusivi (immagini di backstage, curiosità sul making of, immagini d’archivio, ecc.).
Facebook, Twitter & co. stanno dunque rivoluzionando il passaparola, il modo di acquistare biglietti (si pensi alle Facebook app dedicate) e ovviamente anche il modo in cui la gente viene a conoscenza dei nuovi film.
Fonte: ninjamarketing.it